“Gli Stati generali non siano uno sfogatoio, ma un momento di reale confronto sulle priorità di questo territorio alle prese con uno spopolamento che sembra inarrestabile”.
A dirlo, alla vigilia degli Stati generali del Bellunese convocati a Villa Patt a Sedico, è il senatore Giovanni Piccoli, che per motivi istituzionali si troverà a Roma.
“Gli Stati generali saranno davvero utili solo se si lanceranno messaggi chiari. Non basterà parlare di autonomia o specificità a seconda se si guarda a Roma o Venezia, ma di tematiche concrete. Vogliamo davvero arrestare il trend dello spopolamento? Allora si dica con chiarezza che servono infrastrutture efficienti e sicure – a partire dalla statale di Alemagna e Coltrondo – e che occorre aprire un dialogo tra tutte le parti – imprenditori e sindacati – per arrivare a un welfare territoriale su modello di quello garantito da Luxottica. Penso infatti che in questa fase non si possa prescindere da un dialogo tra pubblico e privato”.
“Mi auguro poi che si sappiano coinvolgere tutti i livelli istituzionali, a partire dal Governo, che ha innegabili responsabilità soprattutto sul fronte dei trasferimenti di risorse, ormai ridotti al lumicino come ci insegna l’amara storia dell’ente Provincia, condannata a una lenta eutanasia”.
“In ogni caso, non si sprechi questa occasione nel polemizzare con Roma o Venezia, ma per avviare una nuova stagione di programmazione degli interventi da fare per il territorio: questa è la base per ogni tipo di rivendicazione. Un territorio che non sa programmare il suo futuro, è un territorio che non può ambire nemmeno all’autonomia”, conclude Piccoli.